Naruto

[INTERVISTA] Masashi Kishimoto: “Non voglio disegnare manga soffrendo”


Quest’intervista è stata tradotta nel 2021 dalla sottoscritta dal giapponese all’inglese e poi dall’inglese-al giapponese. Potrebbe contenere dei piccoli errori che verranno corretti appena ritrovo la versione originale. lol

Masashi KIshimoto: NARUTO è stato un grande successo in tutto il mondo, il lavoro di adesso (Samurai8), mentirei se dicessi che non sento nessun peso, ma cerco comunque di non pensarci. Non voglio disegnare manga mentre soffro a questa età, voglio disegnare divertendomi e voglio fare quello che voglio. Se disegnassi tormentato dai miei problemi, il lettore sarebbe in grado di percepire quello strazio, se invece disegnassi con gioia, chi legge sicuramente ne sarà influenzato positivamente. L’introduzione di Samurai 8 è stata molto più difficile di Naruto. Quando si tratta di fantascienza, il pubblico tende a non capirne molto, perché è zeppo di termini tecnici. Se ci si mette a spiegare tutti i termini tecnici per così tante pagine, finirai per non avere la giusta attenzione. È davvero difficile portare il tema della fantascienza in un lavoro e soprattutto al suo inizio. Se non si capisce la visione del mondo (***se qualcosa non si capisce, in genere, dagli altri), vuol dire che quello che si (è cercato di) trasmettere, non è stato spiegato nel modo giusto. Gli autori pensano che (la parola) “Produzione” sia la stessa di “Trasmissione” e quindi si vengono a creare dei dubbi sul messaggio che non viene trasmesso. Sullo Shonen Jump, se non hai successo, sei subito fuori e se fossi un nuovo arrivato non potrei mai scegliere una fantascienza come debutto. Tuttavia, è assurdo come io abbia sfidato questo genere, ma penso che il motivo sia una sensazione che mi dice “Se quella persona è l’autore dell’opera di NARUTO, allora non perderò tempo e leggerò”. Come autore, non dovrei farlo (ride). Ora sono ansioso se verrà accettato o meno. NARUTO è stato accettato dai lettori perché hanno provato compassione per il fatto che non fosse un personaggio/eroe principale perfetto (all’inizio), diventando poi perfetto nella seconda parte (del manga) dove inizierà ad avere momenti dolorosi nella sua vita e nel suo background… Personalmente voglio che le persone con disabilità possano leggere questo manga invece che le persone “privilegiate” e voglio che pensino che “Va bene che sono quello che sono”.<br>
Traduzione: Kwon91